Sempre molto diretto Mauro Corona quando si tratta di parlare delle vicende di attualità. Anche Bianca Berlinguer spiazzata in studio.
Nuova puntata di ‘È sempre Cartabianca’ e nuovo show di Mauro Corona. Il noto scrittore e opinionista non si è trattenuto, come suo solito, nel parlare con la conduttrice Bianca Berlinguer delle tematiche dell’attualità italiana e internazionale. Oltre alla politica, l’alpinista si è soffermato sui libri di Papa Francesco e del generale Roberto Vannacci.
Mauro Corona, il libro del Papa e quello di Vannacci
Senza peli sulla lingua, Corona ha subito parlato delle due opere prima citate, il libro del Papa e quello di Vannacci.
“Il libro del Papa lo preferisco a quello di Vannacci ma può essere un libro che aiuta a vivere. Non dimentichiamo che è un gesuita e quindi la sanno lunga. Probabilmente anche il libro di Vannacci aiuterà qualcuno, non dico mica di no. A me e lei non aiuta sicuro”, ha sottolineato lo scrittore e opinionista.
Stuzzicato, poi, dalla padrona di casa: “Lei lo leggerà?”, l’alpinista ha detto: “Questo è un errore. Il nemico va conosciuto. Mai buttare via prima per uno spirito di giudizio. Sa quante mail mi arrivano di indignazione e la prima cosa che dicono è che non leggeranno più i miei libri. Questa è una miseria umana veramente triste. Quindi io lo leggerò quello di Vannacci perché il libro più fallito, il libro più miserabile, il libro più ottuso può contenere una riga che ti apre una porta, anche una porta negativa ma ti apre qualcosa quindi mai buttare un libro solo per pregiudizio. È sbagliato e da ignoranti e da persone poco pratiche”.
La stoccata alla sinistra
Ma oltre ad affrontare tematiche “più leggere”, in studio a ‘È sempre Cartabianca’ c’è stato modo di soffermarsi anche sulla politica italiana.
In modo particolare Corona ha detto la sua sulla sinistra e sul campo largo. Anche in questo senso, lo scrittore non ha risparmiato un parere molto diretto: “Il campo largo a sinistra riusciranno a farlo solo quando tutti si libereranno del loro ego smisurato e cominceranno a pensare alla povera gente, a chi è oberato dai mutui e dalle tasse. Servirebbe più umiltà“.
